Ministero della cultura

Archivio di Stato di Udine

L'Archivio di Stato di Udine fu istituto con DM 28 febbraio 1941 come Sezione d'archivio e divenne Archivio di Stato per effetto del DPR 30 settembre 1963, n. 1409. La neo istituita sezione, collocata inizialmente presso la biblioteca municipale, operava in un contesto storico certamente poco favorevole. La guerra stava dirottando le risorse pubbliche verso necessità di altra natura, sebbene fosse diventata ormai evidente l'urgenza di strategie mirate alla protezione del patrimonio storico nazionale e locale. Dopo la fine del conflitto, che segnò in modo importante il patrimonio archivistico locale, l'attività dell'Istituto proseguì l'azione di concentrazione di fondi archivistici pubblici e privati avviata nel secolo precedente dai responsabili delle raccolte civiche. Vennero realizzati i primi censimenti sistematici degli archivi di uffici ed enti del territorio e si iniziò a progettare la valorizzazione del patrimonio salvato. Nello stesso periodo fu necessario affrontare il problema della sede. La Provincia di Udine si assunse l'onere di realizzare la nuova struttura, completata e inaugurata nel 1955. L'edificio, in stile razionalista, utilizzava le migliori soluzioni progettuali disponibili all'epoca. L'area, seppure fuori le mura urbane, prometteva uno sviluppo edilizio che avrebbe saldato l'Istituto archivistico alla crescita della città. Il VI° congresso dell'Associazione nazionale archivistica italiana, tenutosi a Udine nell’ottobre 1955 in occasione dell'inaugurazione della nuove sede, tracciò la strada per trasformare il polo architettonico in istituto culturale territoriale. Altri censimenti e sopralluoghi precedettero il trasferimento dei fondi di competenza statale, che nel decennio successivo vennero riordinati, inventariati e resi accessibili. Nel 1959 dalla Biblioteca civica di Udine giunsero altre consistenti raccolte, mentre negli anni successivi si procedette a vari versamenti di documentazione da parte delle amministrazioni statali presenti sul territorio. Acquisita una funzione strategica nella conservazione del patrimonio storico provinciale, l'Archivio svolse un ruolo importante per la salvaguardia del patrimonio archivistico dopo il terremoto del 1976 e divenne referente per la ricerca storica locale, in particolare dopo la nascita dell'Università degli Studi di Udine, nel 1978, e ancor di più dopo l'istituzione del corso di laurea in Conservazione dei beni culturali.

Attualmente conserva oltre 15.000 metri lineari di documenti dal secolo XIII al XX, una biblioteca specializzata con più di 19.000 pubblicazioni e migliaia di riproduzioni digitali.

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