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Denominazione
Denominazione Profughi - Fascicoli
Estremi cronologici
Estremo cronologico testuale 1944 - 1956
Estremo cronologico testuale 1944 - 01/01/1945
Soggetto conservatore
Soggetto conservatore Archivio di Stato di Milano
Descrizione del contentuto

La serie contiene 1187 fascicoli personali riguardanti i profughi dall'estero o dalle ex colonie italiane (per lo più da Zara, Fiume, Africa, Belgio e Francia) giunti a Milano, ai quali era rivolta l'attività di soccorso del Ministero dell'assistenza postbellica.
Si tratta di uno schedario di pratiche istruite a partire dal 1944 dall'Ente nazionale per l'assistenza ai profughi e la tutela degli interessi delle provincie invase (ENAP) - Ufficio provinciale di Milano, che venne aggiornato e incrementato fino alla metà circa degli anni '50 dagli uffici che nel corso del tempo acquisirono le competenze in materia.
I fascicoli sono ordinati per numero di libretto personale del profugo, dal n. 16068 al n. 21599. Non sono stati reperiti registri né repertori di corredo ai libretti rilasciati.
Le copertine dei fascicoli riportano nome del profugo, numero di libretto, luogo di provenienza, timbro tondo con data di revisione della pratica, categoria dell'assistito (A, B nella maggioranza dei casi, C) ed eventuali altre annotazioni.

I fascicoli presentano una organizzazione interna piuttosto omogenea, caratterizzata per lo più dalla presenza dei seguenti documenti:

  • dichiarazione su modulo dell'Ente provinciale per l'assistenza profughi di Milano con cui il profugo rende noti la località e nazione di provenienza, il motivo per cui si è trasferito a Milano, il proprio impiego e occupazione, l'intenzione di raggiungere la propria residenza di provenienza, nonché la sua residenza attuale (tale dichiarazione è incollata sul verso della copertina del fascicolo)
  • istanza per il riconoscimento della qualifica di profugo e relativa assistenza redatta su modulo prestampato, riportante oltre a numerosi dati anagrafici e di domicilio riguardanti il profugo, anche informazioni diverse annotate dal funzionario che raccoglie la domanda, decisioni della Commissione provinciale deputata alla valutazione della istanza, nonché dati relativi al periodo antecedente lo sfollamento (domicilio, professione, proprietà, posizione militare e famiglia a carico)
  • domanda di sussidio redatta dal profugo su modulo standard a cui è allegata ricevuta di concessione di un sussidio straordinario (in genere di lire 300)
  • scheda informativa redatta su modulo standard dal Comando Vigilanza Urbana del Comune di Milano, indirizzato all'Ufficio provinciale profughi, riportante numerose notizie sul profugo (componenti della famiglia, località di residenza e date relative a diversi periodi di soggiorno, estremi del documento di identificazione, attività lavorativa, condizioni economiche del profugo e della famiglia, altre notizie riservate sulla presunta qualità di profugo, condizione di abitazione ed economica)
  • stato di famiglia rilasciato dal Comune di Milano in base alle risultanze del registro di popolazione
  • modulo di richiesta e distinta di consegna di vari materiali al profugo (per lo più scarpe, indumenti, tagli di paracadute ecarte)
  • libretto personale del profugo e libretto di assistenza (spesso dai libretti personali risulta strappata la fototessera)
  • nulla osta al rilascio del libretto rilasciato dal Comitato assistenza italiani rimpatriati dall'estero (CAIRE).

All'interno del fascicolo si possono trovare anche:

  • atti di notorietà rilasciati dalla Pretura di Milano
  • lettere e corrispondenza, solitamente posteriori al 1945, riguardanti altre istanze di sussidi straordinari o richieste di alloggio
  • domande di opzione per la cittadinanza italiana da parte dei profughi provenienti dalla Croazia e relativo certificato di cittadinanza.

In alcuni casi sono presenti pratiche riguardanti la dimissione volontaria del profugo dal centro di raccolta e la conseguente corresponsione del premio di smobilitazione (indennità di liquidazione) ai sensi della circolare 33538/010374 del 29/5/1947.

La serie presenta una importante lacuna tra la cartella 98 e la cartella 99: mancano i fascicoli compresi tra i numeri 20801 - 21470.
A questa lacuna corrispondono alcuni cambiamenti nella documentazione: le istanze che in precedenza risalivano all'autunno del 1945, dalla cartella 99 in poi sono datate alla primavera del 1946, intestate al Ministero assistenza postbellica - Ufficio regionale per la Lombardia e redatte su modulo in parte differente da quello precedente.

Il profugo rivolge istanza per il riconoscimento della qualifica di profugo o di rimpatriato dall'estero, per il rilascio del libretto di assistenza (su alcuni fascicoli infatti compare infatti il timbro "rimpatriato dall'estero"). 
All'interno dell'istanza i documenti sono simili a quelli delle cartelle precedenti.

In coda alla serie sono stati posti quattro fascicoli rintracciati tra la documentazione sparsa, numerati 24507, 24508, 24510, 24512 e contenenti documentazione degli anni 1951 - 1952, prodotta e acquisita dalla Prefettura di Milano.

I fascicoli dal n. 21493 al n. 21599 (cartelle 99 e 100) sono danneggiati da buchi e strappi causati dall'attraversamento di proiettili. Tra le carte sono stati rinvenuti infatti tre proiettili di arma da fuoco (collocati nella cartella n. 100).

Per questa serie esiste, in altra banca dati, ulteriore schedatura informatizzata dei fascicoli.

Codici
Identificativo per il Complesso ICAR CA 846210

Relazioni delle schede