Progetto di digitalizzazione
Registri ducali
Il fondo è costituito dai registri di età viscontea e d'età sforzesca, frammisti gli uni agli altri ma distinti in Inventario.
I registri sforzeschi presentano una triplice segnatura (lettere alfabetiche per i registri più antichi, numeri arabi e numeri romani) che non corrisponde a una distinta partizione in serie.
Le tipologie documentarie rappresentate sono varie: atti relativi a feudi; investiture; giuramenti; procure; leghe, capitoli e convenzioni; immunità; salvacondotti, grazie, esenzioni, benefici; cittadinanze; trattati e ratificazioni; paci; tasse; imposizioni.
I documenti più antichi, anteriori al Ducato, sono atti risalenti al 1183 (Privilegi del Ducato di Milano - Matrimoni e legittimazioni dei principi delle famiglie ducali); i documenti più recenti sono relativi al periodo spagnolo.
Gli estremi cronologici sono ricavati dall'Inventario di sala VS 4.
L'ordinamento dei registri fu effettuato nel periodo di direzione di Luigi Fumi (1908 - 1920) da Cesare Manaresi, che ne fece l'inventario, poi integrato da altro strumento di ricerca.
I registri numerati 87 e 87bis (secondo la vecchia segnatura) sono stati trasferiti in "Registri Panigarola" ai nn. 5 e 6.
Come segnalato nella Guida Generale (II 926), dei registri di età viscontea "alcuni sono originali, altri ricostituiti, in copie o regesti: gli originali si salvarono dalla distruzione del 1447 in quanto si conservavano nel castello di Pavia; quelli in copia o in regesti furono fatti ricostituire, per ordine di Francesco Sforza, ad opera del primo segretario Cicco Simonetta".
La Guida Generale (II 928 - 929) considera i Registri ducali e i Registri delle missive due serie archivistiche costituenti un unico fondo, a cui si aggiungono poi altri raggruppamenti di registri, tra cui quelli di Cicco Simonetta.
Coerentemente con questa impostazione, la Guida Generale dà un'indicazione numerica globale di consistenza segnalando 425 registri sforzeschi e 11 scatole di frammenti, considerando a parte i 16 registri viscontei, insieme al carteggio visconteo e alle carte di Carlo Gonzaga.
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