Cenni storici istituzionali
L'Archivio di Stato di Novara è stato istituito formalmente con Decreto del Ministro dell'Interno il 18 marzo 1970.
La sede dell'Istituto, in via dell'Archivio n. 2, occupa una porzione dell'antico monastero di S. Maria Maddalena, che nel XVII secolo aveva acquisito tutto l'isolato compreso tra le attuali via Silvio Pellico (est), corso Cavallotti (sud), via Mario Greppi (nord), via dell'Archivio (ovest). Nel 1799 il monastero fu soppresso e nel 1804 cominciò la fase di frazionamento, che comportò l'utilizzo di gran parte dei fabbricati per il Liceo Classico istituito da Napoleone Bonaparte.
Nei restanti locali fu insediato l'Archivio notarile, alla cui ristrutturazione lavorò durante la Restaurazione l'ing. Luigi Orelli, che progettò e fece realizzare la scaffalatura in legno di noce a tre ordini (2340 metri utili) addossata alle pareti della ex chiesa di S. Maria Maddalena annessa al convento. Nel 1823 il fabbricato fu acquistato dal Comune di Novara, che nel 1851 affidò all'ing. Antonio Busser il rifacimento della facciata, sul cui archivolto fu collocato l'altorilievo raffigurante il Genio della Conservazione, opera dello scultore Giuseppe Ardenti.
Nel 1972 l'Archivio di Stato si insediò in questi locali dopo alcuni lavori di adattamento; nel 1987 la sede fu ampliata con l'acquisizione di alcuni locali contigui della settecentesca Casa Andreoni. Nel 1997 venne assegnato all'Istituto un fabbricato demaniale adiacente ai locali di via dell'Archivio, e due anni dopo iniziarono i lavori di adeguamento funzionale e strutturale di tutta la sede, conclusi con l'inaugurazione del 31 maggio 2007.
Fino al 1998 vi era una Sezione dell'Archivio di Stato di Novara a Verbania, divenuta Archivio di Stato autonomo in seguito alla creazione della nuova provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
Patrimonio e politiche di gestione e di acquisizione
L’Archivio di Stato di Novara è un Ufficio periferico del Ministero della cultura che svolge funzioni di tutela, conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio archivistico. Dalla sua istituzione sono stati acquisiti in versamento, deposito e donazioni circa 15 km. di scaffalature di fondi archivistici, di proprietà statale, di enti pubblici e soggetti privati.
Oltre alle funzioni di tutela dei beni archivistici, viene conferita grande importanza alla valorizzazione del patrimonio documentario conservato: a tale fine vengono allestite mostre, effettuate visite didattiche per le scuole di ogni ordine e grado e progetti di alternanza scuola-lavoro.