Ministero della cultura

Archivio di Stato di Lucca

L'Archivio di Stato di Lucca fu istituito nel 1804. I fondi erano conservati in due sedi distinte: il convento di San Romano e la chiesa dei Santi Giovanni e Reparata. Nel 1822 la duchessa di Lucca, Maria Luisa di Borbone, acquistò il cinquecentesco Palazzo Guidiccioni, dove, nel 1860, fu completato il trasferimento degli archivi pubblici lucchesi, finalmente aperti al pubblico. L'Istituto ha una sede sussidiaria presso l'ex Complesso dei Pubblici Macelli di Lucca.

 

Caratteristica peculiare del patrimonio documentario conservato in Istituto è la continuità delle serie in cui sono articolati gli archivi prodotti dagli organi politici e dalle magistrature dell'antica Repubblica di Lucca, espressione diretta di un quadro politico-istituzionale e amministrativo che, a parte brevi parentesi, non conobbe mutamenti radicali dal XIII secolo ai primi anni dell'Ottocento. Ad essi si sono aggiunti nel tempo numerosi archivi di istituzioni religiose, di enti pubblici non statali, e archivi privati. Tra questi ultimi spiccano gli archivi gentilizi, prodotti da famiglie nobili o che ebbero comunque un ruolo di rilievo nella vita economica e sociale dello Stato lucchese. Si segnalano infine i cospicui fondi del Diplomatico (con documenti dall'VIII secolo) e del Notarile (1246-inizi XX secolo), nonché gli archivi storici versati, in un processo tuttora in corso, dagli organi statali periferici della provincia, fra i quali si segnala l'archivio della Prefettura di Lucca.

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